| La fantascienza che fino ad oggi era chiusa in libri e film è arrivata nelle case del pubblico televisivo che aspettava i risultati delle elezioni americane. Così come la Principessa Leila chiedeva aiuto attraverso un'immagine olografica, l'altroieri la giornalista Jessica Yellin ha parlato con il conduttore Wolf Blitzer, interagendo con lui dal vivo.
Le immagini erano fantastiche, l'effetto sorprendente, improvvisamente la bidimensionalità alla quale la televisione ci ha abituato veniva spazzata via da una figurina circondata da un lieve alone, ma che non si muoveva a scatti e che non era registrata. In diretta dal Grant Park di Chicago, dove la folla aspettava di festeggiare il nuovo presidente americano, Jessica Yellin ha, per qualche minuto, lasciato a bocca aperta il pubblico ed è entrata nella storia della televisione. L'olografia, ideata nel 1947 e sviluppata in maniera completa negli anni Sessanta, è stata una delle più importanti scoperte dei nostri tempi, tanto da far guadagnare al suo scopritore Denis Gabor il Premio Nobel per la Fisica nel 1971.
"Non si tratta di ologrammi ma di "tomogrammi"", ha obiettato Hans Jürgen Kreuzer, professore di fisica teoretica alla Dalhousie University ed esperto di olografia, "l'intervistatore non stava parlando realmente a un'immagine tridimensionale proiettata davanti a lui, ma a uno spazio vuoto, solo gli spettatori in tv potevano vedere la corrispondente interagire e rispondere. Era un effetto speciale, insomma".
Dalle immagini di Carrie Fisher nel film di George Lucas nel 1977 ad oggi di strada se n'è fatta molta, ma per arrivare al "ponte ologrammi" di Star Trek di strada bisognerà farne ancora moltissima. Le tecnologie utilizzate dalla Cnn hanno un costo abbastanza elevato ("Ma siamo rimasti perfettamente nel budget", sottolinea con orgoglio Bohrman) ma spostano per la prima volta il mondo degli effetti speciali, che fino ad oggi è stato ampiamente sfruttato dal mondo del cinema, in quello della tv. E in special modo nella tv in diretta.
Fonte: Repubblica.it
|